Testata: La Repubblica
Data: 07-04-2003

Autore: Ortensia Visconti

Gli inglesi nel centro di Bassora 'La battaglia finale è vicina'
Il fronte sud

Folla in festa per i Royal marines, feddayn in fuga L'inviato della Bbc 'Che brutto autogol' Parla John Simpson, star del giornalismo inglese, ferito ad una gamba l'intervista Centinaia di veicoli lasciano la città, negli scontri uccisi tre militari britannici Nella regione regna l'anarchia: gli sciacalli saccheggiano i negozi e le case

PIR DAUD (IRAQ DEL NORD) - "è stato un brutto autogol". Se l'è vista davvero brutta questa volta, John Simpson. Il corrispondente di punta della Bbc, inviato per il conflitto iracheno in Kurdistan, ne ha vedute tante nella sua lunga carriera di giornalista. Un recente filmato promozionale della tivù lo mostra schivare le pallottole in una trincea in Afghanistan. Ma anche dall'Iraq d'ora in poi il corpulento inviato britannico avrà qualcosa da raccontare. Tanto educato e gentile appare Simpson nelle retrovie, intento a controllare i giornali su Internet, chiacchierando amabilmente al telefono, tanto grintoso è poi sul fronte. Alto, capelli argentati, in mano ha sempre un lungo e nodoso bastone africano che non si sa se gli sia utile per aiutare la sua possente falcata o come simbolo di comando. La troupe della Bbc nel nord-Iraq è tutta composta da ragazzoni massicci quanto lui. In apparenza paiono invincibili. E' dunque tanto più impressionante che ad essere i più colpiti dalla guerra siano proprio loro. Dopo la morte ieri dell'interprete locale di Simpson infatti, quattro giorni prima era stata la volta del fotoreporter iraniano Kaveh Golestan, premio Pulitzer arruolato di recente dalla tivù, e ucciso da una mina a Kifri, su questo stesso fronte. In Afghanistan, Simpson si era attirato alcune malignità per essere entrato a piedi nella Kabul assediata, apparendo quasi il "liberatore" della città. Altre critiche gli giungono adesso, subito dopo l'incidente. "Non aveva combinato niente finora e ha forzato la mano - dicono i più polemici - è un personaggio che vuole sempre strafare". John Simpson, che cosa è successo? "Guidavamo in direzione di Mosul. Eravamo con un convoglio americano e con quello del fratello di Massud Barzani quando abbiamo raggiunto un incrocio. E lì il comandante delle forze speciali Usa ha scorto un carro armato iracheno. Ha lanciato l'allarme, e quando il pilota si è avvicinato ha scaricato due missili sulla macchina davanti a me, saranno stati quattro metri di distanza". E' ferito? "Sì, leggermente da una scheggia a una gamba. Ma niente a che vedere con le ferite del mio interprete. Era ancora vivo, l'abbiamo caricato su un'auto per farlo arrivare in ospedale, ma è morto pochi chilometri dopo, lungo la strada per Erbil". Come giudica questo episodio? "Un brutto autogol". Avrà effetti sulla coalizione curdo-americana? "Non credo, ma ho visto centinaia di persone fuori dall'ospedale. In loro adesso c'è molta rabbia". (m.ans.)